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MArco Antonio

Vegagest, Carife fu truffata, condannato anche Murolo La sentenza a Milano: 7 condanne e una assoluzione per l’operazione immobiliare Santa Monica. All’ex direttore generale una pena di 3 anni. Alcuni dei condannati dovranno pagare 25 milioni di provvisionale alla Cassa

Posted on July 18 2013 by Marco Giustizia in carife, severoni, botti, fsg italia

L’ex direttore generale Gennaro Murolo condannato a 3 anni e una provvisionale di 25 milioni che i condannati dovranno pagare a Carife.

Questa la parte ferrarese della sentenza che il tribunale di Milano ha emesso nel pomeriggio condannando sette persone e assolvendone una

nel processo per truffa legato alle operazioni immobiliari Milano Santa Monica e MiLuce.

Entrambe le operazioni erano state finanziate dalla Cassa di risparmio di Ferrara e dalla sua controllata, la Sgr Vegagest,

in particolare dalla sua società attiva nel settore del real estate, Vegagest immobiliare.

Per la procura di Milano, con questi progetti di sviluppo immobiliare sarebbe stata portata avanti una truffa ai danni della Carife,

attraverso tra l'altro l'acquisto di terreni comprati per importi poco rilevanti e poi rivenduti con plusvalenze di decime di milioni di euro.

Nel dettaglio, sono stati condannati Gennaro Murolo, ex direttore generale della Cassa di Risparmio di

Ferrara a 3 anni (la richiesta del pm era stata per una condanna a 3 anni e 6 mesi), gli imprenditori campani Dante e Luigi Siano a 4 anni e 6 mesi (richiesta di 6 anni),

i fratelli Aldo e Giorgio Magnoni a 4 anni (richiesta di 4 anni e 6 mesi), Sandro Bordigoni a 4 anni (richiesta di 4 anni e 6 mesi), e Mirko Leo a due anni e sei mesi (richiesta a 4 anni).

È stata assolta Nadia Mangiarotti (con Leo dipendente della Commerfin, società riconducibile ai fratelli Siano), per cui la procura aveva chiesto una condanna a 2 anni.

Il tribunale di Milano ha anche riconosciuto una provvisionale di 25 milioni di euro alla Cassa di Risparmio di

Ferrara che dovrà essere pagata «in solido» da alcuni dei condannati per truffa ai danni della stessa banca.

Inoltre, è stato riconosciuto il risarcimento del danno a Carife, da quantificare in sede civile e il pagamento delle spese di costituzione di parte civile e legali per 50mila euro.

Carife aveva chiesto un risarcimento del danno non patrimoniale di 7 milioni di euro e una provvisionale di 25 milioni.

La richiesta riguardava gli imprenditori campani Dante e Luigi Siano, i fratelli Aldo e Giorgio Magnoni (gruppo Sopaf), Sandro Bordigoni (della Navir),

e Mirko Leo della Commerfin, società riconducibile ai fratelli Siano. La richiesta, invece, non era stata fatta nei confronti di Nadia Mangiarotti (oggi assolta),

altra dipendente della Commerfin e Gennaro Murolo, ex direttore generale della Cassa di risparmio di

Ferrara, nei confronti del quale la banca non si era costituita parte civile.

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